La sicurezza dei corrieri in bicicletta e motocicletta

15 Febbraio 2017

La continua espansione della Aziende che offrono la consegna di merci direttamente alla clientela è sotto gli occhi di tutti i consumatori. Il vantaggio dell’acquirente è da ricercare in una maggiore comodità ed in un risparmio di tempo, mentre l’Azienda implementa fette di mercato oggigiorno sempre più importanti. Il lavoro di consegna viene di solito effettuato mediante mezzi di trasporto semplici, veloci ed economici. In molte città inoltre si sta inoltre assistendo all’affiancamento al vecchio “speedy boy” che consegna per lo più generi alimentari (ad esempio pizze) utilizzando degli scooter o dei motorini, di un più ecofriendly “pony boy” che utilizza la bicicletta come principale mezzo di locomozione.

In termini di sicurezza sul lavoro questo tipo di attività deve essere correttamente ed attentamente valutata da parte del datore di lavoro per molte ragioni.

In primo luogo i lavoratori addetti a questo tipo di consegna sono per lo più giovani che desiderano arrotondare le risorse finanziarie, che limitano l’impiego a poche ore al giorno e che quasi mai sono dei dipendenti aziendali ma magari collaborano con altri tipi di rapporti di lavoro rendendo statisticamente scarsa la probabilità che essi siano adeguatamente formati sui rischi.

In altri casi esistono delle aziende che fondano quasi interamente il loro business su questo tipo di lavoratori e quindi questi ultimi possono essere per strada anche parecchie ore al giorno.

Sebbene non sia in discussione l’utilizzo di questi tipi di trasporto ai fini lavorativi bisogna rilevare che i ciclisti ed i motociclisti sono due delle categorie più esposte fra gli utilizzatori della strada, sia per la vulnerabilità del mezzo sia per la pressione legata alle urgenze temporali delle consegne: molto spesso il tempo assegnato per le consegne è piuttosto ristretto (es. consegna delle pizze rapida per non far freddare le stesse). Altro aspetto che incide sulla valutazione dei rischi per la mansione sono gli orari di lavoro. In caso di consegna di cibo spesso i trasporti avvengono di sera o di notte quando la visibilità sulla strada è ovviamente ridotta ed il pericolo di investimenti o incidenti è maggiore. Alto aspetto importante sono le condizioni atmosferiche, che possono incidere sia sull’aderenza del mezzo utilizzato (per esempio in caso di pioggia) sia sulla condizione fisica del lavoratore.

Tra gli aspetti da non tralasciare si ricorda anche quello dell’inquinamento: i ciclisti “costretti” a lavorare in orari in cui l’inquinamento è maggiore sono più esposti ad esempio di un’automobilista in quanto effettuano uno sforzo fisico che accelera la respirazione e quindi l’inalazione di particelle potenzialmente dannose.

Infine tra i rischi da considerare per le consegne in moto va considerato il rischio rumore (per le motociclette che viaggiano a una velocità di (112 km/h sono stati registrati livelli di rumore superiori a 105 dBA.

Tra le misure di prevenzione e protezione da mettere in campo per questo tipo di rischio sono sicuramente da ricordare l’utilizzo di mezzi omologati o controllati e mantenuti in buono stato di efficienza, la limitazione dell’uso nell’arco della giornata, la definizione del carico massimo trasportato e l’utilizzo di DPI previsti tra i quali indumenti ad alta visibilità (giacche, pettorine ecc.) e del casco.

Per approfondimenti sull’argomento si rimanda alla relazione dell’EU-OSHA, dal titolo “ Delivery and despatch riders safety and health: A European Review of good practice guidelines